Negli ultimi anni, lo shopping second hand non è più solo una scelta di nicchia o una necessità economica:
è diventato un vero e proprio stile di vita, sostenuto da una crescente consapevolezza ambientale
e da un desiderio di consumare in modo più etico e responsabile.
Dai negozi vintage ai mercatini locali, dalle app di compravendita tra privati ai marketplace globali di moda di lusso,
il mercato dell’usato sta vivendo una rinascita senza precedenti.
Sempre più persone scelgono di acquistare capi, accessori, mobili e oggetti di seconda mano,
attratte non solo dai vantaggi economici, ma anche dal fascino dell’unicità e dal valore della sostenibilità.
Il second hand oggi è cool, consapevole, creativo.
Celebrità, influencer e designer lo promuovono come alternativa intelligente al consumo compulsivo,
contribuendo a trasformare l’immagine dell’usato da “vecchio” a “vintage”, da “di seconda mano” a “di valore”.
In questo articolo ti guiderò attraverso le migliori piattaforme dove acquistare second hand,
i motivi per cui conviene farlo, e tanti consigli pratici per iniziare (o migliorare) il tuo viaggio nel mondo dell’usato.
Questa rivoluzione del second hand è alimentata anche da un cambio generazionale:
le nuove generazioni, in particolare i Millennials e la Gen Z, sono più attente all’impatto ambientale dei propri acquisti.
Per loro, indossare un capo second hand non è solo un modo per risparmiare, ma un’affermazione di stile e identità.
C’è poi il fattore tecnologico: app intuitive, pagamenti sicuri e una community attiva
rendono l’acquisto e la vendita di usato più semplici e affidabili che mai.
Il second hand si è liberato dello stigma del “già usato” e si è riscoperto desiderabile, dinamico, alla moda.
In un’epoca in cui l’eccesso di produzione e consumo sta lasciando un’impronta ambientale sempre più grave,
scegliere l’usato è un piccolo gesto che ha un grande valore.
E ogni capo che scegliamo di non comprare nuovo è un passo concreto verso un futuro più sostenibile.
Quando si parla di abbigliamento, oggi ci si trova spesso di fronte a due mondi opposti:
da una parte la fast fashion, veloce e accessibile;
dall’altra il second hand, sostenibile e riflessivo.
Ma quali sono davvero le differenze tra questi due approcci?
E perché sempre più persone stanno scegliendo l’usato?
La fast fashion è il modello dominante dell’industria dell’abbigliamento:
nuove collezioni ogni poche settimane, prezzi bassissimi e tendenze che cambiano alla velocità della luce.
Il risultato? Acquisti impulsivi, abiti che durano poco e un ciclo continuo di produzione e scarto.
Il costo reale, però, lo pagano l’ambiente e le persone.
L’industria della moda è responsabile del 10% delle emissioni globali di CO₂,
consuma miliardi di litri d’acqua e produce oltre 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili ogni anno.
In più, molti capi sono realizzati in condizioni di sfruttamento del lavoro.
Quando si parla di moda, oggi ci si trova davanti a due strade ben distinte:
da una parte la fast fashion, comoda e accessibile,
dall’altra il second hand, sostenibile, originale e più etico
Ma cosa cambia davvero tra questi due mondi?
Acquistare usato significa dare una seconda vita ai capi, riducendo l’impatto ambientale e combattendo lo spreco
Ogni acquisto second hand è un piccolo atto di resistenza alla logica dell’usa e getta.
Inoltre, molti capi usati sono di qualità superiore rispetto alla produzione low-cost: se sono ancora in buone condizioni,
vuol dire che sono stati fatti per durare.
Anche dal punto di vista sociale, il second hand promuove un consumo più etico, spesso locale e umano:
mercatini, app tra privati o negozi solidali permettono di comprare con consapevolezza, sostenendo realtà virtuose.
Acquistare usato significa ridurre l’impatto ambientale, allungare la vita dei capi e fare scelte più etiche.
Ogni volta che scegliamo un capo già esistente:
Evitiamo nuova produzione
Premiamo la qualità
Aiutiamo il pianeta
Risparmiamo in modo intelligente
Incentiviamo uno scambio più umano e locale
La fast fashion invita a comprare tanto, subito e spesso senza pensarci
Il second hand, invece, ci spinge a fermarci e riflettere:
“Ne ho davvero bisogno?”
“Posso trovare qualcosa di già esistente?”
Risultato?
Meno acquisti, ma più consapevoli, unici e duraturi
La fast fashion spinge al consumo impulsivo: tanti capi, poca durata
Il second hand, invece, promuove un modo diverso di vivere la moda:
Meno cose, ma migliori.
Meno sprechi, più valore.
Meno omologazione, più stile personale.
Il second hand non è solo una tendenza etica: è anche un mercato in piena espansione.
Secondo il report ThredUp Resale Report, il mercato globale dell’usato crescerà del 127% entro il 2026,
superando la crescita della fast fashion.
Sempre più brand stanno persino aprendo sezioni “pre-loved”
o collaborando con piattaforme per rivendere i propri capi usati.
Comprare e vendere usato crea un circolo virtuoso:
È un modo diverso di vivere la moda:
più lento, più umano, più consapevole.
👗 Un guardaroba originale
💸 Risparmiare (anche su brand top!)
🌿 Fare scelte sostenibili
🔁 Ridurre gli sprechi
🧡 Contribuire a un’economia circolare
“La moda dovrebbe essere una forma di espressione, non di spreco.”
— Elizabeth L. Cline, autrice di Overdressed
Comprare usato non è solo una scelta pratica.
È un gesto potente, personale, capace di generare un impatto reale
È il modo più semplice, immediato e accessibile per iniziare a cambiare il mondo…
a partire dal tuo guardaroba.
Ogni capo usato acquistato è un capo in meno da produrre.
Meno risorse consumate, meno emissioni, meno rifiuti.
È semplice matematica ecologica
Ogni tua scelta conta. Anche la più piccola.
Comprare un jeans second hand su Depop: risparmi il consumo di circa 7.000 litri d’acqua
Scegliere una giacca vintage in un mercatino anziché una nuova in poliestere: eviti la produzione di plastica e microfibre
Acquistare un maglione in lana rigenerata: riduci l’impatto del 75% rispetto a uno nuovo
Perché spendere di più, quando puoi avere lo stesso – o meglio – a meno?
Lo shopping second hand è accessibile a tutti e ti permette di:
Trovare capi firmati a prezzi scontatissimi
Scovare pezzi unici che non trovi più nei negozi
Costruire un guardaroba di qualità senza svuotare il conto
È risparmio, ma con stile.
Un paio di Dr. Martens usate in ottimo stato: €60 anziché €180
Una borsa vintage di pelle artigianale: €35, con la qualità che oggi pagheresti 5 volte tanto
Un vestito Zara praticamente nuovo: €8 su Vinted, ancora con l’etichetta!
Non è solo risparmio: è anche valore.
Con lo stesso budget che spenderesti per due capi fast fashion di bassa qualità, puoi portare a casa:
1 giacca di marca ben tenuta
2/3 maglie originali
e magari anche un accessorio vintage unico
Un guardaroba che si rinnova senza pesare sul portafoglio… né sull’ambiente
Nel mondo dell’usato non sei tu a inseguire la moda…
…è la moda che ti sorprende!
Ogni pezzo trovato è un piccolo tesoro, un colpo di fulmine, una storia che riprende vita nelle tue mani.
Comprare usato significa cercare, scoprire, scegliere con il cuore.
È un modo per coltivare uno stile personale, più autentico e creativo.
Una camicia Levi’s anni ’90 trovata in un mercatino di quartiere
Una t-shirt da collezione con stampa di film cult scovata su Etsy
Una borsa vintage originale degli anni ’70 scovata tra gli scaffali di un negozio solidale
Ogni capo ha una storia, e tu puoi scriverne il prossimo capitolo.
Il second hand ti libera dalla corsa alle tendenze e dalla pressione del “nuovo a tutti i costi”.
Ti invita a rallentare, a scegliere ciò che ti rappresenta davvero, a vestirti con consapevolezza.
Non sei ciò che compri.
Sei ciò che scegli di indossare, con intenzione.
Scegliere un accessorio retrò anni ‘80 perché parla del tuo stile, non delle mode del momento
Indossare un jeans a zampa autentico invece di una copia “revival” delle catene
Mixare pezzi usati con capi già nel tuo armadio per creare look irripetibili e autentici
Vestirsi diventa un atto creativo, non un’imitazione.
Comprare usato spesso significa sostenere piccole realtà, mercatini locali, progetti solidali o iniziative circolari.
Comprare usato è anche dare valore alle persone:
Ogni acquisto può generare valore per qualcun altro.
Sostieni chi vende per necessità o passione
Aiuti associazioni benefiche e reti di solidarietà
Rendi la moda più inclusiva e umana
Sostieni negozi solidali come Humana, Emmaus o Caritas
Contribuisci alla diffusione di modelli di economia circolare e inclusiva
Acquistare in un negozio dell’usato solidale: parte del ricavato finanzia progetti educativi o sociali
Comprare su Wallapop o Vinted da venditori locali: meno spreco, più connessione
Partecipare a uno swap party: scambi abiti che non usi con altri, a costo zero e ad alto impatto umano.
Il bello del second hand è che non serve aspettare.
Puoi iniziare ora, con una ricerca online, una visita al mercatino sotto casa o semplicemente…
riscoprendo quello che hai nell’armadio.
Ogni acquisto usato è una piccola rivoluzione.
Falla partire da te.
Iniziare a comprare usato è più semplice di quanto pensi.
È un viaggio entusiasmante verso un consumo più consapevole, sostenibile e personale.
Ecco una guida pratica per muovere i primi passi nel mondo del second hand.
I mercatini locali e i negozi dell’usato sono tesori nascosti dove puoi trovare capi unici e di qualità.
Ad esempio, visitando un mercatino rionale,
potresti scoprire una giacca vintage in lana a soli €20,
quando un capo simile nuovo costerebbe oltre €100.
Le app e i siti web dedicati al second hand offrono una vasta gamma di prodotti.
Su piattaforme come Vinted o Depop,
è possibile trovare sneakers di marca in ottime condizioni a metà prezzo rispetto al nuovo.
Secondo un articolo di Vestilanatura, queste piattaforme stanno rivoluzionando il modo in cui acquistiamo moda,
rendendola più accessibile e sostenibile.
Fonte: Vestila Natura
App dove puoi trovare una vasta gamma di prodotti:
Gli eventi di scambio, o swap party, sono occasioni divertenti per rinnovare il guardaroba senza spendere.
Porta capi che non indossi più e scambiali con altri partecipanti.
È un modo ecologico e sociale per dare nuova vita agli abiti.
Dopo l’acquisto, è importante lavare e igienizzare i capi.
Utilizza detergenti delicati e, se necessario, trattamenti specifici per tessuti vintage.
Questo garantisce freschezza e lunga durata ai tuoi nuovi acquisti.
Approfondisci la tua conoscenza sul mondo del second hand attraverso letture e video.
Ad esempio, il video “Perché comprare usato? | I benefici del second-hand
offre spunti interessanti su come e perché adottare uno stile di vita più sostenibile. YouTube
Racconta il tuo percorso nel mondo del second hand sui social media o con amici e familiari.
Condividere le tue scoperte può ispirare altri a fare lo stesso,
contribuendo a una cultura del consumo più responsabile.
Inizia oggi il tuo viaggio nel second hand: esplora, scopri e fai scelte che fanno la differenza.
Se desideri ulteriori consigli o informazioni su piattaforme specifiche, sono qui per aiutarti!
Questo prodotto ha caratteristiche di sostenibilità riconosciute da certificazioni affidabili. Prodotti chimici più sicuri
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Ogni scelta che facciamo ha un impatto sul nostro pianeta.
Optare per il second hand non è solo una questione di stile o risparmio,
ma un atto concreto per ridurre l’impronta ecologica della moda.
L’industria della moda è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO₂.
Acquistare abiti di seconda mano contribuisce a diminuire questa percentuale.
Esempio concreto:
Secondo Dress the Change, se un milione di persone comprasse abiti usati anziché nuovi,
si eviterebbero 6 milioni di kg di emissioni di anidride carbonica. Dress the change
La Second Hand Effect 2020, una ricerca del 2020 condotta da un istituto svedese,
ha inoltre affermato che la vendita di 26 milioni di oggetti usati ha permesso
un risparmio pari a 5,4 tonnellate di CO2.
Nello specifico, dalla ricerca emerge che:
Il second hand è un pilastro dell’economia circolare, che mira a ridurre sprechi e prolungare la vita dei prodotti.
Ogni capo riutilizzato è un passo verso un sistema più sostenibile.
Esempio concreto:
Secondo Nonsoloambiente, il passaggio di mano in mano dei capi d’abbigliamento
pone l’attenzione su una visione più green degli acquisti, riducendo l’impatto ambientale.
Ogni anno, milioni di tonnellate di abiti finiscono in discarica.
Acquistare usato aiuta a ridurre questa montagna di rifiuti.
Leggi https://it.wikipedia.org/wiki/Vintage
Esempio concreto:
Secondo Wikipedia, l’industria tessile provoca 1,2 miliardi di tonnellate di emissioni ogni anno
e versa negli oceani circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche. Wikipedia, l’enciclopedia libera
Per approfondire l’argomento, ti consiglio questo video che esplora i benefici ambientali del second hand: https://www.youtube.com/watch?v=oX1M_GJuQE8
Il second hand non è solo una scelta economica o ecologica:
è un vero e proprio movimento culturale che ridefinisce il nostro rapporto con la moda, i consumi e l’identità personale.
É una vera e propria rivoluzione stilistica.
Abbracciare l’usato significa riscoprire l’unicità, esprimere la propria personalità
e contribuire a un cambiamento positivo nel mondo della moda.
La pratica di riutilizzare abiti ha radici antiche.
Nel passato, era comune tramandare vestiti all’interno delle famiglie o adattarli per nuove generazioni.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, in Gran Bretagna, nacque la campagna “Make Do and Mend”,
che incoraggiava le persone a riparare e riutilizzare i propri vestiti per far fronte alla scarsità di risorse.
Negli anni ’60 e ’70, con l’ascesa dei movimenti controculturali, il vintage divenne simbolo di ribellione e individualità.
Oggi, il second hand è tornato in auge, spinto dalla crescente consapevolezza ambientale e dal desiderio di autenticità.
Scegliere capi di seconda mano permette di creare uno stile personale e distintivo,
lontano dalle omologazioni della fast fashion.
Ogni pezzo ha una storia, e indossarlo significa raccontare qualcosa di sé.
Ogni capo ha una storia e contribuisce a raccontare la tua.
Un cappotto anni ’80 trovato in un mercatino può diventare il pezzo forte di un outfit moderno,
combinando passato e presente in modo unico,
distinguendoti dalla massa.
Scegliere il second hand riduce la domanda di produzione di nuovi capi,
contribuendo a diminuire l’uso di risorse naturali e l’emissione di gas serra.
Secondo uno studio, acquistando un paio di scarpe usate si risparmiano circa 19 kg di anidride carbonica.
Il second hand promuove un’economia più equa e sostenibile.
Acquistare da negozi dell’usato o piattaforme online
supporta piccoli venditori e riduce la domanda di produzione massiva.
Piattaforme come Vinted o Depop permettono a chiunque di vendere e acquistare abiti,
creando una comunità basata sul riuso e sulla condivisione.
Il mercato della moda di seconda mano è in forte espansione.
Attualmente, vale tra i 100 e i 120 miliardi di dollari e si prevede una crescita annuale del 20-30%.
Le attrattive di questo ramo del settore sono numerose
e spingono un numero sempre più alto di acquirenti a preferire un prodotto usato ad uno nuovo.
Tra i richiami allettanti del pre-owned, sicuramente il più immediato è il fattore economico,
ma anche l’attenzione alla sostenibilità, la ricerca di un’esperienza d’acquisto unica
e il superamento della categorizzazione di genere.
Fonte: https://www.artribune.com/progettazione/moda/2024/01/moda-secondhand-vintage/
Per comprendere meglio l’impatto ambientale, culturale della moda e l’importanza del second hand, ecco alcuni video e articoli consigliati:
Video YouTube:
Il fenomeno del Second Hand in Italia – Un’analisi approfondita sulla crescita del mercato dell’usato nel nostro paese.
Articolo:
Una selezione di piattaforme e app per scoprire il mondo del second hand.
Abbracciare il second hand significa adottare uno stile di vita più consapevole, autentico e rispettoso dell’ambiente.
È una scelta che riflette valori profondi e contribuisce a costruire un futuro più sostenibile.
Inizia oggi il tuo viaggio nel mondo dell’usato e scopri come ogni piccolo gesto può fare la differenza.
Acquistare abiti di seconda mano non è solo una scelta sostenibile ed economica,
ma può avere un impatto positivo sul nostro benessere psicologico.
Scopriamo come il second hand può influenzare positivamente la nostra mente e il nostro spirito.
Fare shopping second hand è simile a una “caccia al tesoro”:
questa esperienza stimola il rilascio di dopamina, l’ormone del piacere.
Secondo uno studio dell’Università di Stanford, la ricerca e la scoperta attivano i circuiti della gratificazione nel cervello umano.
“Trovare un capo unico in un mercatino crea una forma di euforia simile alla vincita.”
Indossare capi vintage o di seconda mano può evocare ricordi e sensazioni legate al passato,
creando un senso di continuità e appartenenza.
Questa connessione temporale può offrire comfort e un senso di identità.
Esempio concreto:
Una giacca appartenuta a un familiare può diventare un simbolo di affetto e memoria,
rafforzando il legame con le proprie radici.
Acquistare second hand può avere un effetto terapeutico, simile al journaling o alla meditazione.
Il processo è lento, riflessivo, e invita a soffermarsi su ciò che si desidera veramente,
invece che cedere all’impulso del consumo.
“Quando scegli con attenzione, stai praticando cura verso te stesso.”
Vestirsi con capi scelti con cura e non “imposti” dalla moda migliora la percezione che abbiamo di noi stessi.
Secondo la psicologa Karen Pine, autrice di Mind What You Wear,
ciò che indossiamo influenza il nostro umore e il modo in cui affrontiamo la giornata.
Il second hand invita alla sperimentazione creativa:
abbinare capi diversi, reinventare outfit, dare nuova vita a un pezzo dimenticato.
Questa libertà di espressione aumenta la soddisfazione personale e stimola il pensiero divergente.
Mercatini, swap party e negozi vintage sono anche luoghi d’incontro.
Comprare usato diventa un’esperienza sociale e condivisa,
che può ridurre la solitudine e rafforzare il senso di appartenenza.
Esempio concreto:
Molti eventi second hand, come i vintage market urbani o gli swap party tra amici,
creano legami autentici tra persone che condividono gli stessi valori.
Sapere di non contribuire allo sfruttamento lavorativo e all’inquinamento ambientale
riduce i sensi di colpa e rende l’acquisto più sereno.
Acquistare usato è una scelta etica che rafforza il benessere interiore.
Nel second hand, ogni acquisto è ragionato.
Questo rinforza un senso di controllo positivo, che aiuta in situazioni di ansia legate al consumo impulsivo,
soprattutto per chi tende a usare lo shopping come meccanismo compensatorio.
Un rituale di consapevolezza. Un passo verso l’autenticità.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Consumer Psychology,
acquistare prodotti etici e sostenibili può migliorare il benessere personale
e ridurre la dissonanza cognitiva legata ai consumi.
Perciò comprare second hand invita alla lentezza e alla riflessione:
ogni pezzo ha una storia, ogni acquisto è ponderato.
Questo migliora il rapporto con il consumo e riduce lo shopping compulsivo.
Scegliere l’usato significa uscire dal conformismo della fast fashion.
Ogni look diventa una dichiarazione di indipendenza e originalità.
Intraprendere il percorso dello shopping second hand è un viaggio entusiasmante
verso uno stile di vita più sostenibile, economico e autentico.
Non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di scoprire storie,
esprimere la propria individualità e contribuire a un futuro più verde.
Iniziare con lo shopping second hand è un passo verso un consumo più consapevole e sostenibile.
Con pazienza, curiosità e determinazione, potrai scoprire capi unici
che raccontano storie e riflettono la tua personalità.
Buona caccia al tesoro!
Prima di iniziare, rifletti su cosa stai cercando.
Hai bisogno di un cappotto per l’inverno, di un abito per un’occasione speciale
o semplicemente vuoi esplorare nuove tendenze?
Avere un’idea chiara ti aiuterà a rimanere focalizzato e a evitare acquisti impulsivi.
Le opzioni per lo shopping second hand sono molteplici:
Negozi fisici: mercatini dell’usato, negozi vintage, fiere e mercati locali.
Piattaforme online: app e siti web come Vinted, Depop, Vestiaire Collective, eBay e Subito.
Ognuna di queste opzioni offre esperienze diverse; sperimenta per trovare quella più adatta a te.
Quando acquisti di seconda mano, è importante controllare attentamente lo stato dei capi:
Condizioni: verifica la presenza di macchie, strappi o segni di usura.
Taglia: le taglie possono variare nel tempo e tra i brand; porta con te un metro da sarta per misurare i capi.
Materiali: preferisci tessuti naturali come cotone, lana o lino, che tendono a durare di più.
Lo shopping second hand richiede tempo e dedizione.
Potrebbe essere necessario visitare più negozi o controllare frequentemente
le piattaforme online per trovare ciò che desideri.
La pazienza sarà premiata con pezzi unici e speciali.
Se trovi un capo che ti piace ma non ti sta perfettamente,
considera la possibilità di farlo modificare da un sarto.
Piccoli aggiustamenti possono trasformare un buon acquisto in uno perfetto.
Acquista solo ciò di cui hai bisogno e che si adatta al tuo stile.
Stabilisci un badget e non sforarlo.
Molto importante e da non trascurare: fai amicizia con il personale dei negozi vintage.
Lascia loro il tuo recapito e le tue richieste dei capi che ti occorrono
e/o nel caso di nuovi e interessanti arrivi ti possano avvisare prontamente,
in modo da non farti sfuggire gli “affari”
Potresti lanciare uno swap party nella tua città o paese.
Mettiti d’accordo con il titolare di un bar o pizzeria o locale di altro tipo.
Lancia lo swap party sui social.
Fai attenzione a: la data del party deve essere di almeno 15 giorni di distanza.
Specifica bene il nome del locale, l’indirizzo, l’orario
e chiedi agli amici di condividere l’evento in modo da divulgare il più possibile.
Evita sacchetti usa e getta portando da casa una tote bag o uno zaino.
Oltre ad essere ecologico, è anche pratico per portare comodamente i tuoi acquisti.
Anche se molti negozi lavano i capi prima di esporli, è buona norma igienizzare gli abiti appena acquistati,
soprattutto quelli che vanno a contatto diretto con la pelle.
Molti hanno trasformato la passione per il second hand in vere e proprie attività imprenditoriali.
Ad esempio, Beccy Dickson, una madre di 45 anni del Kent, guadagna fino a £5.000 al mese
rivendendo capi trovati nei negozi di beneficenza su piattaforme come Vinted.
La sua strategia include la ricerca di marchi di valore, l’uso di foto di qualità e descrizioni dettagliate
e l’interazione con i clienti per costruire una base di acquirenti fedeli.
Lo shopping second hand è un viaggio affascinante verso la sostenibilità, l’unicità e il risparmio.
Tuttavia, per godere appieno di questa esperienza, è fondamentale adottare strategie che garantiscano acquisti sicuri e consapevoli.
Adottando questi consigli, potrai vivere un’esperienza di shopping second hand sicura,
gratificante e allineata ai tuoi valori.
Ricorda, ogni acquisto consapevole è un passo verso un futuro più sostenibile e autentico.
Ecco alcuni consigli pratici per navigare con fiducia nel mondo dell’usato.
Prima di acquistare, controlla lo stato del capo: cerca eventuali macchie, strappi o segni di usura.
Prova l’indumento, se possibile, per assicurarti che calzi bene e soddisfi le tue aspettative.
Questo ti aiuterà a evitare acquisti impulsivi e a scegliere solo ciò che realmente desideri.
Una volta a casa, lava accuratamente i capi prima di indossarli.
Alcuni esperti consigliano di mettere gli indumenti nel congelatore per 48 ore per eliminare eventuali odori o parassiti .
Utilizza saponi delicati e segui le istruzioni di lavaggio per preservare la qualità del tessuto
Quando acquisti online, opta per piattaforme con buone recensioni e politiche di protezione dell’acquirente.
Leggi le valutazioni dei venditori e confronta i prezzi con altri annunci simili .
Evita di fornire informazioni personali sensibili e diffida di offerte troppo allettanti
Prima di acquistare, valuta cosa hai già nel tuo armadio e cosa ti manca realmente.
Questo ti aiuterà a evitare acquisti duplicati e a concentrarti su ciò che è veramente necessario
Quando acquisti articoli di marca, verifica l’autenticità controllando etichette, cuciture e materiali.
Se il prezzo sembra troppo bello per essere vero, potrebbe trattarsi di un falso .
https://www.youtube.com/watch?v=uWP9t1qquy8
una guida pratica per acquistare in modo consapevole su una delle piattaforme più popolari.
Nel mondo dello shopping second hand, saper riconoscere la qualità di un capo è fondamentale.
Non si tratta solo di estetica, ma di comprendere la storia, la manifattura e la durabilità di ogni indumento.
Questo approccio consapevole non solo arricchisce il tuo guardaroba, ma contribuisce anche a un consumo più sostenibile.
La qualità di un capo si riflette nei suoi dettagli.
Controlla le cuciture: devono essere dritte, uniformi e senza fili pendenti.
I bottoni e le cerniere devono essere solidi e ben fissati.
Un capo ben confezionato avrà anche una fodera interna ordinata e cuciture rinforzate
I tessuti naturali come cotone, lino, lana e seta sono generalmente più durevoli e confortevoli.
Controlla l’etichetta per conoscere la composizione del tessuto.
Se l’etichetta manca, affidati al tatto: i tessuti naturali tendono ad essere più morbidi e traspiranti.
Ispeziona attentamente il capo per individuare segni di usura eccessiva: macchie, strappi, scolorimenti o pilling.
Presta particolare attenzione alle zone soggette a maggiore attrito, come gomiti, ginocchia e ascelle. à
Un capo in buone condizioni avrà un aspetto uniforme e privo di difetti evidenti.
Le taglie possono variare nel tempo e tra i diversi brand.
Prova sempre il capo, se possibile, o confronta le sue misure con un tuo indumento simile.
Un capo di qualità manterrà la sua forma originale e si adatterà bene al corpo.
Leggi l’etichetta per conoscere le istruzioni di lavaggio.
Un capo che richiede cure particolari potrebbe non essere pratico per l’uso quotidiano.
Assicurati che le istruzioni siano compatibili con le tue abitudini di cura dei capi.
Il mondo dello shopping second hand si è evoluto notevolmente,
offrendo oggi una vasta gamma di piattaforme online dove è possibile acquistare e vendere capi usati con facilità e sicurezza.
Queste piattaforme non solo promuovono la sostenibilità, ma permettono anche di scoprire pezzi unici e di qualità a prezzi accessibili.
Fondata nel 2008 da Justas Janauskas e Milda Mitkute in Lituania, Vinted è diventata una delle piattaforme più popolari
per la compravendita di abbigliamento e accessori di seconda mano.
L’idea iniziale era aiutare Milda a liberarsi dei suoi vestiti prima di un trasloco.
Da lì, la crescita è stata esponenziale.
Oggi conta oltre 75 milioni di utenti in Europa e Nord America.
Vinted offre un’esperienza user-friendly senza commissioni per i venditori,
rendendola ideale per chi desidera iniziare nel mondo del second hand.
Vinted dimostra che vestirsi bene, rispettando l’ambiente e il proprio budget,
è non solo possibile, ma anche facile e divertente.
Zero commissioni per i venditori: vendere è totalmente gratuito.
Sistema di pagamento sicuro: i soldi vengono trasferiti al venditore solo quando l’acquirente conferma di aver ricevuto il prodotto.
Etichette prepagate: non devi nemmeno andare a cercare un corriere, Vinted ti fornisce l’etichetta per la spedizione.
App intuitiva: puoi vendere e comprare comodamente dallo smartphone.
Chat diretta: puoi trattare, fare domande o chiedere sconti in tempo reale.
Scatta foto luminose e nitide con sfondo neutro.
Scrivi descrizioni oneste e dettagliate: taglia, materiale, difetti.
Usa parole chiave ricercate (es. “zara blazer nero S”).
Aggiorna regolarmente il tuo armadio per aumentare la visibilità.
Rispondi rapidamente ai messaggi per guadagnare fiducia.
Controlla le valutazioni del venditore.
Chiedi foto aggiuntive se hai dubbi.
Usa i filtri di ricerca per trovare taglie, brand e colori specifici.
Approfitta dei bundle sconto: molti utenti offrono ribassi se acquisti più di un articolo.
Oltre all’aspetto pratico, su Vinted si creano connessioni tra persone con gusti simili, spesso in Paesi diversi.
Un capo acquistato a Roma può trovare nuova vita a Berlino, Londra o Parigi.
È un microcosmo internazionale di stili, storie e visioni della moda.
Per gli amanti della moda di alta gamma, Vestiaire Collective è la piattaforma di riferimento.
Fondata nel 2009 in Francia, si distingue per il suo servizio di autenticazione professionale, garantendo l’originalità dei capi di lusso venduti.
Con una community internazionale e oltre 3 milioni di articoli disponibili, è il luogo ideale per acquistare e vendere moda firmata in modo sostenibile.
Vestiaire Collective è molto più di una semplice piattaforma di moda second hand:
è una comunità globale che promuove un nuovo modello di consumo responsabile, circolare ed elegante.
Fondata a Parigi nel 2009 da sei appassionati di moda e innovazione,
nasce dall’idea di dare una seconda vita agli abiti di qualità, soprattutto quelli di fascia alta.
Oggi è presente in oltre 80 Paesi e nel 2021 è diventata la prima piattaforma second hand
a ricevere la certificazione B Corp, un riconoscimento che premia le aziende con impatto positivo su persone e pianeta.
Vestiaire Collective è l’emblema di come la moda consapevole possa essere anche desiderabile, elegante e innovativa.
Ogni capo acquistato lì è un gesto verso un futuro più etico… con stile.
Autenticazione professionale 🕵️♀️: ogni articolo viene verificato da esperti prima della spedizione, per garantire originalità e qualità.
Moda di lusso accessibile 👗: puoi trovare marchi come Chanel, Gucci, Prada, Dior, Louis Vuitton a prezzi molto inferiori rispetto al nuovo.
Valore garantito 💎: acquistare brand di fascia alta in buone condizioni significa anche fare un investimento. Alcuni pezzi possono rivalutarsi nel tempo!
App e sito intuitivi 📱: con filtri precisi per taglia, colore, marchio, stato e prezzo.
Programma di rivendita rapida: puoi rimettere in vendita un capo acquistato con pochi clic.
Registrati sulla piattaforma.
Cerca il tuo brand o capo preferito usando i filtri.
Acquista in sicurezza: puoi scegliere l’opzione “con autenticazione” per ricevere un controllo qualità da esperti Vestiaire.
Ricevi il tuo capo a casa, confezionato con cura.
Rivendilo quando vuoi e partecipa attivamente all’economia circolare.
Fashion addicted 🌟: in cerca di pezzi unici vintage o da collezione.
Risparmiatori eleganti 💼: desiderosi di indossare abiti firmati senza spendere cifre esorbitanti.
Eco-consapevoli ♻️: attenti all’impatto ambientale della moda.
Hermès (borse, foulard)
Céline vintage (giacche, accessori)
Burberry (trench e cappotti iconici)
Saint Laurent (calzature e borse)
Acne Studios, Jacquemus, The Row (per un lusso più minimal)
Nel 2020 l’imprenditrice e stilista Stella McCartney ha collaborato con Vestiaire Collective per promuovere la moda circolare, affermando:
“L’economia della moda ha bisogno di una rivoluzione. L’usato è il nuovo chic.”
Una dichiarazione potente che ha attirato l’attenzione del settore e rafforzato la reputazione di Vestiaire come pioniere della moda sostenibile.
Depop è una piattaforma che unisce social media e shopping, particolarmente apprezzata dalla Gen Z.
Qui, i venditori possono creare profili personalizzati e interagire direttamente con gli acquirenti,
offrendo un’esperienza di acquisto dinamica e coinvolgente.
Depop è il luogo ideale per scoprire capi vintage, streetwear e pezzi unici.
Nel 2021, Depop è stata acquistata da Etsy per oltre 1,6 miliardi di dollari,
a dimostrazione del potenziale economico e sociale del second hand tra le nuove generazioni.
Scegliere Depop significa non solo comprare in modo etico, ma anche sostenere giovani creativi,
piccoli venditori e uno stile personale che rifiuta l’omologazione.
Depop è il posto giusto per chi vuole esprimere la propria identità attraverso la moda, facendo scelte più consapevoli.
Qui, l’usato è una forma di espressione artistica e di azione sostenibile.
Depop non è solo un’app per comprare e vendere vestiti usati:
è un vero e proprio social network della moda.
Fondata a Milano nel 2011 da Simon Beckerman (già ideatore della rivista PIG e dei Ray-Ban Wayfarer “hipster”),
nasce come un modo per far vendere i prodotti visti sulle riviste tramite smartphone.
Ma presto si trasforma in una piattaforma globale che unisce il mondo del second hand, del vintage e della moda alternativa.
Oggi conta oltre 30 milioni di utenti in 150 Paesi, in gran parte appartenenti alla Gen Z e ai millennials.
Design da social network: feed, like, follower, DM. La UX è simile a Instagram, il che la rende intuitiva e coinvolgente.
Marketplace creativo: qui non trovi solo fast fashion usato, ma veri e propri outfit curati come se fossero editoriali di moda.
Community attiva: tanti utenti trasformano i loro armadi in piccoli brand personali.
Spazio ai micro-brand: molti stilisti emergenti o DIY vendono pezzi handmade, upcycled o unici.
Moda genderless e sostenibile: largo spazio a stili fluidi, espressivi e inclusivi.
Giacche vintage anni ‘90 🧥
Magliette Y2K e crop top 💿
Pantaloni cargo, denim rari 👖
Sneakers da collezione 👟
Collane fatte a mano, bucket hat 🎩
Capi upcycled o rielaborati (es. jeans trasformati in gonne) ♻️
Scarica l’app (iOS/Android) e crea il tuo profilo.
Imposta bio e foto per renderti riconoscibile.
Pubblica i tuoi capi con foto belle e originali (fondamentale!).
Inserisci descrizioni oneste e dettagliate (taglia, condizione, brand).
Rispondi con gentilezza ai messaggi: la community apprezza molto il lato umano!
Puoi spedire ovunque o vendere solo localmente, a seconda delle preferenze.
Molti venditori su Depop sono partiti da un semplice armadio e oggi vivono di questo.
Come Isabella Vrana, una ragazza londinese che ha trasformato il suo profilo Depop in un marchio fashion riconosciuto,
vendendo moda Y2K e stile e-girl a migliaia di follower.
Per chi preferisce acquistare o vendere localmente, Subito.it è una piattaforma affidabile e facile da usare.
Permette di pubblicare annunci gratuitamente e di entrare in contatto diretto con gli acquirenti o venditori nella propria zona,
facilitando scambi rapidi e convenienti.
Subito.it è una delle piattaforme di compravendita più popolari in Italia.
Fondata nel 2007 a Milano dal gruppo norvegese Schibsted Media Group.
Dal 2019, fa parte di Adevinta, multinazionale operante in 16 Paesi nel settore dei marketplace online.
Con oltre 13 milioni di utenti mensili e più di 6 milioni di annunci attivi,
Subito offre un’ampia gamma di categorie, tra cui:
Motori: auto, moto, scooter
Immobili: case, appartamenti, stanze
Market: elettronica, arredamento, abbigliamento
Lavoro: offerte e richieste di impiego
Subito.it rappresenta una soluzione efficace per chi desidera acquistare o vendere beni e servizi in Italia,
con l’affidabilità di una piattaforma consolidata e l’attenzione alla sicurezza degli utenti.
Per garantire transazioni sicure, Subito ha implementato il servizio TuttoSubito, che consente di:
Effettuare pagamenti protetti
Utilizzare spedizioni tracciate
Ricevere assistenza in caso di problemi
Inoltre, la piattaforma collabora con partner tecnologici
per proteggere i dati degli utenti e assicurare un’esperienza d’uso fluida e sicura.
Oltre agli utenti privati, Subito offre soluzioni dedicate a professionisti e aziende, come:
Negozi online: per aumentare la visibilità dei propri prodotti
Servizi pubblicitari: per promuovere offerte e brand
Analisi dei dati: per monitorare le performance degli annunci
Facebook Marketplace è diventato uno degli strumenti più semplici e accessibili
per vendere e acquistare oggetti di seconda mano direttamente nella propria zona.
Introdotto nel 2016, si è rapidamente trasformato in una vera e propria estensione dei gruppi Facebook locali,
offrendo un’alternativa comoda, gratuita e intuitiva alle piattaforme di e-commerce tradizionali.
Il grande vantaggio?
Non serve scaricare nulla di nuovo: è già integrato nell’app di Facebook e collegato al tuo profilo personale,
il che rende l’esperienza di acquisto e vendita rapida, diretta e umana.
La geolocalizzazione permette di cercare oggetti disponibili nelle vicinanze,
favorendo incontri dal vivo, scambi a mano e zero costi di spedizione.
È l’ideale per chi vuole dare una seconda vita a oggetti che non usa più
o per chi è alla ricerca di occasioni uniche,
come mobili vintage, biciclette, libri, giochi, elettrodomestici e abiti a prezzi imbattibili.
Uno degli aspetti più apprezzati di Marketplace
è la possibilità di dialogare direttamente con il venditore tramite Messenger:
questo rende lo scambio più personale, immediato e spesso anche più flessibile nella trattativa.
Tuttavia, essendo Facebook Marketplace una vetrina peer-to-peer
senza un sistema di pagamento integrato o tutele avanzate come su altri siti, è sempre consigliabile:
incontrarsi in luoghi pubblici;
verificare l’oggetto prima dell’acquisto;
evitare anticipi o bonifici sospetti;
controllare il profilo del venditore (recensioni, attività recente, gruppi in comune).
Facebook Marketplace è molto più di una bacheca di annunci:
è un ecosistema dinamico dove economia circolare, digitalizzazione e relazioni sociali si intrecciano.
È perfetto per chi vuole iniziare con lo shopping second hand in modo semplice, diretto e senza barriere tecniche.
È anche un ottimo ponte tra venditori occasionali e micro-imprese locali in cerca di visibilità.
Prova Marketplace. Potresti trovare un affare… e magari anche una storia da raccontare.
Durante i primi lockdown, Marketplace ha visto un boom di utenti e annunci,
diventando un punto di riferimento per chi cercava attrezzi per la casa,
abbigliamento comodo, accessori per smart working o articoli sportivi usati a buon prezzo.
In definitiva, Facebook Marketplace è un ottimo strumento per chi si avvicina per la prima volta al mondo del second hand,
perché familiare, facile da usare e ben radicato nelle abitudini digitali quotidiane.
Un vero mercatino 2.0 dove tutto ha una seconda possibilità.
Facebook Marketplace non è solo un semplice elenco di annunci: negli ultimi anni si è arricchito di funzionalità intelligenti
che lo rendono uno strumento più potente e mirato di quanto sembri.
Grazie all’algoritmo di Meta, gli annunci sono personalizzati in base ai tuoi interessi, alle ricerche passate,
alle interazioni e persino alle tue connessioni sociali.
Questo significa che ciò che vedi è molto spesso rilevante per te, facilitando la scoperta di oggetti utili o desiderati.
Tra le funzionalità più utili:
Filtri dettagliati (categoria, prezzo, distanza, stato dell’oggetto, ecc.);
Salvataggio degli annunci preferiti;
Avvisi per nuovi articoli simili;
Visibilità migliorata per venditori regolari (come commercianti o artigiani locali).
Uno dei punti forti di Marketplace è la connessione con il profilo personale:
si può controllare il venditore prima di acquistare (numero di amici, attività sul profilo, appartenenza a gruppi locali).
Questo contribuisce a creare un clima di maggiore fiducia e trasparenza, soprattutto rispetto a piattaforme totalmente anonime.
Inoltre, è sempre più frequente trovare venditori che fanno parte di gruppi tematici locali, come “Mercatino usato Milano”
o “Swap & Sell Roma”, dove si formano vere e proprie community di scambio.
Lì si trovano anche offerte esclusive e si costruiscono relazioni umane autentiche,
che riportano lo scambio a una dimensione sociale e collaborativa, più vicina al baratto di una volta.
Non è solo uno spazio per privati: Marketplace è usatissimo anche da:
Negozi locali che vogliono smaltire stock invenduti;
Artigiani che creano a mano pezzi unici;
Startup del riciclo creativo;
Rivenditori second hand professionisti che lo usano come canale gratuito di vendita.
Con l’integrazione a Facebook Shops, è possibile creare una vetrina strutturata e linkare direttamente prodotti da vendere,
dando maggiore visibilità al proprio brand senza costi pubblicitari iniziali.
Essendo una piattaforma aperta, Marketplace non è immune da truffe.
Alcuni rischi comuni:
prodotti non corrispondenti alla descrizione;
profili fake;
richieste sospette di pagamento anticipato o bonifici.
Per questo, Facebook ha pubblicato una guida ufficiale alla sicurezza:
Ha foto reali?
È attivo su Facebook?
Ha amici o appartenenze a gruppi locali?
È chiara e dettagliata?
Contiene foto reali (non prese da internet)?
Il prodotto funziona?
Ha difetti o usura?
È ancora disponibile?
Un bar, stazione, centro commerciale.
Porta qualcuno con te se possibile.
Mai fare bonifici a sconosciuti.
Usa contanti o servizi sicuri come PayPal (con protezione acquisti).
Chiedi la ricevuta di spedizione.
Conserva gli screenshot della conversazione.
Mostra il prodotto da più angolazioni.
Non usare immagini da siti o stock.
Indica il prezzo, lo stato d’uso e se ci sono difetti.
Evita profili appena creati o con comportamenti sospetti.
Tratta tutto via Messenger per maggiore tracciabilità.
Mai accettare assegni o richieste strane via link esterni.
Usa corrieri affidabili (es. Poste, GLS, Bartolini).
Micolet è un negozio online specializzato in abbigliamento femminile di seconda mano.
Offre una vasta selezione di capi alla moda a prezzi accessibili, con nuove aggiunte quotidiane.
È una piattaforma ideale per chi cerca abiti quasi nuovi senza spendere una fortuna.
Micolet è una piattaforma online specializzata nella vendita di abbigliamento, scarpe e accessori di seconda mano,
focalizzata principalmente su articoli femminili.
Fondata nel 2015 in Spagna, Micolet si è rapidamente espansa in diversi paesi europei,
tra cui Italia, Francia, Germania, Portogallo e Regno Unito,
diventando un punto di riferimento per chi desidera acquistare
o vendere moda usata in modo semplice e sicuro.
Micolet rappresenta una soluzione innovativa per chi desidera partecipare attivamente alla moda circolare,
offrendo un servizio che semplifica il processo di vendita e acquisto di abiti usati.
È una piattaforma ideale per chi cerca un’alternativa sostenibile e conveniente alla moda tradizionale,
contribuendo a un futuro più verde e consapevole.
La missione di Micolet è promuovere un consumo responsabile e sostenibile nel settore della moda,
offrendo una piattaforma che facilita il riciclo e la riutilizzazione degli abiti.
Attraverso un processo semplificato, Micolet consente alle utenti di inviare i propri capi inutilizzati,
che vengono poi selezionati, fotografati e messi in vendita direttamente dalla piattaforma.
Questo approccio “chiavi in mano” ha reso Micolet particolarmente popolare tra coloro che desiderano liberarsi di abiti
in eccesso senza dover gestire personalmente la vendita.
Micolet si rivolge principalmente a un pubblico femminile interessato alla moda sostenibile e al risparmio intelligente.
La piattaforma è apprezzata da studentesse, giovani professioniste e mamme attente all’ambiente,
che cercano capi di qualità a prezzi accessibili.
La presenza in diversi paesi europei ha permesso a Micolet di costruire una vasta community di utenti,
contribuendo alla diffusione della cultura del second hand.
Servizio completo: Micolet gestisce l’intero processo di vendita, dalla ricezione dei capi alla spedizione agli acquirenti.
Ampia selezione: La piattaforma offre migliaia di articoli aggiornati quotidianamente, con una varietà di marchi e stili.
Prezzi competitivi: I capi sono venduti a prezzi ridotti, rendendo la moda sostenibile accessibile a un pubblico più ampio.
Impegno ambientale: Promuovendo il riutilizzo degli abiti, Micolet contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda.
Tempi di elaborazione: Il processo di selezione e messa in vendita dei capi può richiedere tempo.
Commissioni: Micolet applica commissioni sulle vendite, che possono influire sul guadagno finale del venditore.
Selezione dei capi: Non tutti gli articoli inviati vengono accettati; la piattaforma ha criteri specifici di selezione.
Fondata nel 1995 da Pierre Omidyar, eBay è una delle piattaforme di e-commerce più longeve e influenti al mondo.
Nata come un semplice sito di aste online, ha rivoluzionato il modo in cui le persone comprano e vendono beni,
promuovendo la cultura del riuso e della sostenibilità.
Pierre Omidyar, programmatore iraniano naturalizzato statunitense, lanciò il sito “AuctionWeb” nel settembre 1995.
Il primo oggetto venduto fu un puntatore laser rotto per 14,83 dollari.
Sorprendentemente, l’acquirente era un collezionista di puntatori laser rotti,
dimostrando che per ogni oggetto esiste un potenziale compratore.
Nel 1997, il sito fu rinominato “eBay”,
poiché il dominio “EchoBay” era già occupato da una compagnia mineraria.
Utenti attivi: Nel 2024, eBay ha registrato 132 milioni di utenti attivi a livello globale. Business of Apps
Fatturato: Nel 2024, il fatturato di eBay è stato di 10,28 miliardi di dollari. eDesk+1Analisi Corporate+1
Volume di merce lordo (GMV): Nel 2024, eBay ha facilitato transazioni per un valore totale di 75 miliardi di dollari.
Fonti:
https://www.businessofapps.com/data/ebay-statistics/
Ampia varietà di prodotti: Dalle auto d’epoca agli oggetti da collezione, eBay offre una vasta gamma di articoli.
Sistema di feedback: Il sistema di valutazione aiuta a costruire fiducia tra acquirenti e venditori.
Presenza globale: Con operazioni in numerosi paesi, eBay consente transazioni internazionali.
Concorrenza crescente: La presenza di giganti come Amazon e Alibaba rappresenta una sfida costante.
Commissioni: Le tariffe per vendere su eBay possono essere un deterrente per alcuni utenti.
Esperienza utente: Alcuni utenti segnalano che l’interfaccia potrebbe essere più intuitiva.
eBay si rivolge a un pubblico ampio:
Collezionisti: In cerca di oggetti rari o vintage.
Venditori professionali: Che utilizzano la piattaforma come canale di vendita principale.
Consumatori attenti al prezzo: Alla ricerca di offerte e sconti.
Fonti:
https://it.benzinga.com/news/usa/earnings/crollo-azioni-ecommerce-utili-ebay/
Etsy Vintage è una sezione del marketplace Etsy che si concentra
sulla vendita di articoli vintage, definiti come oggetti con almeno 20 anni di età.
Questa categoria include una vasta gamma di prodotti, tra cui abbigliamento, accessori, arredamento,
oggetti da collezione e molto altro, offrendo ai clienti l’opportunità di scoprire pezzi unici con una storia.
Etsy è stata fondata il 18 giugno 2005 a Brooklyn, New York, da Robert Kalin, Chris Maguire, Haim Schoppik
e successivamente Jared Tarbell.
L’idea nacque dall’esigenza di Kalin di trovare una piattaforma per vendere i suoi mobili artigianali.
Insieme ai co-fondatori, ha creato un marketplace dedicato a prodotti fatti a mano e vintage,
offrendo agli artigiani e ai venditori di oggetti d’epoca una vetrina globale.
Utenti attivi: Nel 2024, Etsy ha registrato oltre 96 milioni di acquirenti attivi e 8 milioni di venditori.
Articoli disponibili: Più di 100 milioni di articoli erano disponibili sulla piattaforma alla fine del 2024.
Fatturato: Nel 2024, Etsy ha generato un fatturato di 2,8 miliardi di dollari, con un utile netto di 303 milioni di dollari.
Volume lordo di merci (GMS): Nel 2024, il GMS di Etsy è stato di 12,6 miliardi di dollari.
Ampia selezione: Etsy Vintage offre una vasta gamma di articoli unici e di qualità, difficili da trovare altrove.
Comunità globale: La piattaforma connette venditori e acquirenti da tutto il mondo, facilitando lo scambio culturale e la scoperta di oggetti unici.
Supporto ai piccoli venditori: Etsy fornisce strumenti e risorse per aiutare i venditori indipendenti a gestire e far crescere le loro attività.
Commissioni: Etsy applica una commissione del 6,5% sul prezzo finale di vendita, oltre a una tariffa di inserzione di 0,20 dollari per articolo.
Concorrenza: La presenza di numerosi venditori può rendere difficile per alcuni emergere e raggiungere i clienti.
Etsy Vintage si rivolge a collezionisti, appassionati di oggetti d’epoca e clienti alla ricerca di articoli unici con una storia.
La piattaforma è particolarmente apprezzata da coloro che cercano alternative sostenibili e distintive ai prodotti di massa.
Fondata nel 2013 a Barcellona da Agustín Gómez, Gerard Olivé
e Miguel Vicente,
Wallapop nasce con l’idea di portare l’esperienza
del mercatino dell’usato direttamente sullo smartphone,
sfruttando la geolocalizzazione per facilitare gli scambi tra utenti
nella stessa area geografica
Wallapop si propone di promuovere un modello di consumo più sostenibile e responsabile,
facilitando la compravendita di prodotti di seconda mano tra privati.
La piattaforma è diventata un punto di riferimento per chi desidera dare una seconda vita agli oggetti,
contribuendo così alla riduzione degli sprechi e all’economia circolare
Utenti attivi: Oltre 19 milioni di utenti attivi mensili in Spagna, Italia e Portogallo
Annunci: Circa 100 milioni di annunci creati ogni anno
Prodotti riutilizzati: Più di 640 milioni di prodotti hanno trovato una seconda vita grazie a Wallapop
Fatturato: Nel 2023, Wallapop ha registrato un fatturato di circa 91 milioni di euro, segnando un aumento del 26% rispetto all’anno precedente
Valutazione: La società è stata valutata 806 milioni di euro dopo l’ultimo round di finanziamento.
Fonti:
https://techbusiness.it/economia-circolare-wallapop-emissioni/
Facilità d’uso: Interfaccia intuitiva che permette di pubblicare annunci rapidamente.ecommerceguru.it
Geolocalizzazione: Consente di trovare facilmente oggetti nella propria zona.
Sostenibilità: Promuove il riutilizzo degli oggetti, contribuendo alla riduzione degli sprechi.
Spedizioni integrate: Offre un servizio di spedizione che facilita le transazioni anche a distanza.
Fonti:
Commissioni: Alcune funzionalità premium prevedono costi aggiuntivi.
Affidabilità degli utenti: Come in ogni marketplace, è importante valutare la reputazione degli utenti prima di effettuare transazioni.
Disponibilità geografica: Alcune aree potrebbero avere una minore densità di annunci.
Wallapop si rivolge a un pubblico eterogeneo, dai giovani alla ricerca di offerte convenienti
agli adulti interessati a uno stile di vita più sostenibile.
La piattaforma è particolarmente apprezzata da chi desidera vendere
o acquistare oggetti usati in modo semplice e veloce.
Per comprendere meglio il funzionamento di Wallapop, ecco un video utile:
Fondata ad Amburgo nel 2013 da Cécile Wickmann e Max Schönemann,
Rebelle è nata con l’obiettivo di offrire un’esperienza di acquisto e vendita di moda di lusso usata, garantendo autenticità e qualità.
La piattaforma si è distinta per il suo servizio di concierge,
che gestiva l’intero processo di vendita per conto dei clienti, dalla valutazione alla spedizione.
L’idea di Rebelle è scaturita da un’esperienza personale di Cécile Wickmann, che,
dovendo liberarsi di numerosi articoli di moda accumulati nel tempo, ha percepito la necessità di un servizio affidabile
per vendere abiti e accessori di lusso usati.
Insieme a Max Schönemann, con esperienza nella logistica,
hanno creato una piattaforma che unisse l’efficienza tecnica a un’estetica curata.
Un aneddoto curioso riguarda la vendita di una borsa Hermès per 60.000 euro, uno dei record della piattaforma.
Utenti attivi mensili: circa 2 milioni.
Dipendenti: circa 90 persone.
Presenza internazionale: operava in 28 paesi europei, con particolare successo in Germania, Austria, Paesi Bassi, Regno Unito e Italia.
Articoli venduti: oltre 150.000 prodotti di moda di lusso.
Autenticazione dei prodotti: ogni articolo veniva verificato per garantire l’originalità.
Servizio concierge: gestione completa della vendita per conto del cliente.
Collaborazioni con influencer e retailer: eventi e partnership per ampliare la visibilità.
Focus sulla sostenibilità: promozione del riuso nella moda di lusso.
Commissioni: le tariffe per i servizi offerti potevano risultare elevate per alcuni utenti.
Competizione: presenza di altri player nel settore del second hand di lusso, come Vestiaire Collective.
Nel 2022, Rebelle è stata acquisita da Vinted, piattaforma leader nel mercato del second hand.
A partire dal 18 marzo 2024, Rebelle ha cessato le sue operazioni autonome,
integrando i suoi servizi e utenti all’interno di Vinted.
I fondatori di Rebelle hanno assunto ruoli chiave nel gruppo Vinted,
contribuendo allo sviluppo del segmento luxury.
Rebelle si rivolgeva a un pubblico attento alla moda di lusso e alla sostenibilità,
offrendo un’alternativa affidabile per l’acquisto e la vendita di articoli di alta gamma usati.
La piattaforma era apprezzata da fashionisti, collezionisti e consumatori consapevoli.
Fondata nel 2015 a Milano da David Erba ed Eleonora Dellera, Greenchic è nata con il nome Armadioverde,
con l’obiettivo di rivoluzionare il modo in cui le persone acquistano e vendono abbigliamento usato.
Nel 2021, la piattaforma ha subito un rebranding, diventando Greenchic, per riflettere meglio la sua missione di unire moda e sostenibilità.
L’idea alla base di Greenchic è quella di promuovere un modello di consumo più sostenibile,
facilitando la compravendita di abbigliamento usato di qualità.
A differenza di altri marketplace, Greenchic gestisce direttamente l’intero processo logistico:
dalla raccolta dei capi, al controllo qualità, alla fotografia, fino alla spedizione e al reso.
Questo approccio integrato garantisce un’esperienza utente fluida e affidabile.
Utenti registrati: oltre 750.000 in Italia.
Capi gestiti: oltre 4.000 al giorno, con un tasso di riciclo del 99%.
Articoli venduti nel 2020: circa 250.000.
Finanziamenti: nel 2021, ha chiuso un round di investimento da 2,6 milioni di euro, con il supporto del fondo a|impact.
Sostenibilità: promuove l’economia circolare, riducendo gli sprechi nel settore moda.
Gestione integrata: cura direttamente tutti gli aspetti logistici, garantendo qualità e affidabilità.
Sistema di crediti: utilizza “stelline” come valuta interna, incentivando lo scambio e l’acquisto di capi usati.
Ampia offerta: circa 200.000 capi disponibili, con una community multiculturale e variegata.
Monetizzazione limitata: il sistema basato su crediti può non soddisfare chi cerca un guadagno monetario immediato.
Focus geografico: attualmente concentrata principalmente sul mercato italiano, con ambizioni di espansione europea.
Greenchic si rivolge a consumatori attenti alla sostenibilità,
desiderosi di rinnovare il proprio guardaroba in modo etico e conveniente.
È particolarmente apprezzata da famiglie, giovani adulti e donne tra i 25 e i 45 anni
che cercano un’alternativa responsabile alla moda tradizionale.
Marketplace dedicato alla vendita di elettronica ricondizionata,
come smartphone, laptop e altri dispositivi, garantendo qualità e risparmio.
Specializzato nella vendita di iPhone ricondizionati, offre dispositivi testati e garantiti,
con opzioni di restituzione e garanzia.
Storico portale italiano per annunci gratuiti, copre una vasta gamma di categorie,
dagli immobili ai veicoli, passando per l’elettronica e l’arredamento.
Ho creato un’infografica completa sulle piattaforme di compravendita second hand. L’infografica include:
Piattaforme generaliste come :
Subito.it, eBay, Facebook Marketplace, Wallapop e Vinted, con le loro caratteristiche distintive e focus geografico
Piattaforme specializzate suddivise per categorie:
Elementi di confronto chiave tra le piattaforme:
Consigli pratici per scegliere la piattaforma più adatta in base al tipo di articolo
Impatto ambientale del mercato second hand
Questa infografica ti offre una panoramica completa per orientarti nel mondo della compravendita di articoli usati.
Immergersi nel mondo dell’usato non è solo un modo per risparmiare,
ma anche un’opportunità per scoprire pezzi unici,
sostenere cause sociali e vivere un’esperienza di shopping autentica.
In Italia, le opzioni per lo shopping di seconda mano sono molteplici e variegate.
I mercatini dell’usato sono luoghi dove il passato incontra il presente.
In Italia, questi mercatini sono diventati parte integrante del tessuto urbano,
offrendo una vasta gamma di oggetti, dall’abbigliamento all’arredamento.
Ad esempio, il Mercatino Franchising, nato nel 1989 a Verona,
ha rivoluzionato il concetto di conto vendita, espandendosi in tutta Italia.
I negozi vintage offrono capi d’abbigliamento e accessori che raccontano storie di epoche passate.
A Milano, negozi come Cavalli e Nastri e Madame Pauline Vintage sono noti per la loro selezione di pezzi unici.
A Roma, Pifebo e Flamingo offrono un’esperienza di shopping vintage autentica.
I charity shop combinano lo shopping con la beneficenza.
Organizzazioni come Humana Vintage vendono abiti usati per finanziare progetti umanitari.
Questi negozi offrono l’opportunità di fare acquisti consapevoli, contribuendo al contempo a cause sociali.
Gli outlet solidali offrono prodotti delle collezioni passate a prezzi accessibili,
con i proventi destinati a progetti benefici.
Ad esempio, Save the Children e Medici Senza Frontiere gestiscono outlet online
dove ogni acquisto supporta le loro iniziative umanitarie.
https://regalisolidali.savethechildren.it/outlet/l/nascita/
https://bottegasolidale.medicisenzafrontiere.it/outlet-solidale
Per un’immersione visiva nel mondo dello shopping di seconda mano in Italia,
puoi guardare questo video:
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